A novembre sono vent’anni esatti che faccio questo lavoro, il lavoro più bello del mondo, fatto di contatto umano, di empatia, di molti sorrisi e tantissima pazienza.
E poi ci sono i clienti, vere fucine di autentiche perle, strafalcioni memorabili, grazie ai quali io e le mie colleghe ci siamo assicurate anni e anni di autentiche risate. Oggi ne voglio condividere qualcuno con voi. Buona lettura.
“Ha un blister da giorno?” “Forse voleva dire blazer?” “E io che ho detto?”
Per la serie armature medioevali: Dopo i colli a lancia, c’è chi vuole quelli a freccia….attendiamo il modello a balestra, il collo a ghigliottina, ormai è decisamente out. Sapevatelo.
Per la sicurezza personale, si comincia a girare armati…. Sarà per questo che mi hanno chiesto una giacca con i revolver …(secondo me la voleva con i revers, ma rimane tuttora il beneficio del dubbio)
Le maniche a reclam hanno sbaragliato la concorrenza delle vetuste a raglan.
Per lo stratega del tradimento invece, la soluzione è questa: “me ne dia due identici, ma in taglie diverse, così non mi sbaglio quando parliamo dei regali con entrambe”. Ma complimetoni!!
E poi per le indecise che vogliono una gonna a ruota ma dritta, un pantalone stretto ma non aderente, un maglione che tenga caldo ma che non mi faccia sudare…. Abbiamo un mago in zona? Tornerebbe utile.
“Vorrei vedere una polo chiara”
“Certo signora, cosa ne pensa di questa bianca? va bene?”
“La preferirei più chiara…quella lì blu è perfetta”. E caló il silenzio in negozio.
Ma si sa, il cliente ha sempre ragione anche quando entra nel negozio già sprofondato nelle tenebre e tutte noi già con giacca e borsa in spalla e esordisce “è mica già chiuso?” a cui fa da controcanto al mattino, stessa situazione ma “è mica già aperto?”. “ma no, che dice, le stavamo solo organizzando un benvenuto a sorpresa”
Però poi ti chiedono una maglia con le maniche a Batman e allora gli perdoni tutto, perché se te la chiedevano a pipistrello, sarebbe stato decisamente più prevedibile. Per non parlare di quella volta che hai dovuto fare la dog sitter mentre il cliente in camerino si provava una maglia, oppure hai dovuto badare ad un bambino urlante convinto di essere Flash Gordon e quindi saettante da un angolo all’altro del negozio.
Ma é il nostro lavoro e lo facciamo con impegno e passione.
Quando lavoravo in un negozio di calzature, un giorno una cliente mi chiese se le facevo vedere un paio di scarpe con i tacchi a squillo…Molto bene. Volentieri!
E sempre in quel periodo, una signora, in un qualsiasi giorno di inizio settimana, mi chiese il prezzo di un paio di scarpe, e poi serena mi disse “bene, le vengo a provare sabato, quando mi faccio il bagno”…ooookkei, vaaa bene….
Ho dovuto fare irruzione in camerini dove una coppia un po’ hot si stava, diciamo…accoppiando in senso biblico “signooooraa….disturbo? le passo gli altri capi che voleva provare…” mentre le mie colleghe di allora erano sdraiate per terra, morte dal ridere.
E siccome io lavoravo nei negozi quando ancora si poteva fumare, una signora ben pensò che la mia mano tesa altro non era che un improvvisato portacenere. Non è stato un bel momento.
Ho dovuto letteralmente sottrarre alla furia assassina di una madre il proprio figlio di due, massimo tre anni, reo di essersi infilato nella nostra vetrina e aver seminato panico e distruzione….alle volte credo che se non fossi intervenuta, ora non sarebbe quel bel figliolo che invece è.
C’è spazio pure per l’anziano ingrifato, che a bruciapelo mi disse “a me piace far l’amore anche più volte al giorno, ma mia moglie non ne ha più voglia. Lei sarebbe mica disponibile?” vi faccio notare che la moglie era li a un metro da lui
E per ora mi fermo qui, ma sappiate che non è ancora finita..