Non è cambiato niente, eppure niente è più come prima. Vivevamo già come una coppia sposata a tutti gli effetti da anni ormai, ma dal 15 di dicembre qualcosa è cambiato.
Come posso spiegarvi: una consapevolezza nuova, come se la nostra pianta, già robusta, avesse ora una radice in più, e più profonda, in grado di andare a pescare acqua laddove le altre non riescono. Come se la nostra squadra, già vincente, fosse ora ammessa a partecipare alle Olimpiadi. Come se avessimo ora nelle mani l’ingrediente segreto per rendere sublime il nostro già perfetto piatto preferito.
Dirsi “ti amo” è bello, avere il coraggio, soprattutto in questi tempi così volubili, di dirsi “ti amo e ti voglio sposare”, bhe…è una frase che, a sentirsela dire, il cuore prima si gonfia di gioia, e poi fa un salto mortale. Viene richiesto di rispondere con un “sì” o con un “no”, la risposta più corretta, forse, dovrebbe essere “perché”.
Perché mi vuoi sposare, nonostante tu conosca a menadito tutti i miei difetti.
Perché mi vuoi sposare nonostante tu sappia che verranno giorni in cui maledirai questo giorno.
Perché mi vuoi sposare nonostante io stessa qualche volta non mi sopporti.
Perché mi vuoi sposare nonostante entrambi sappiamo che verranno giorni meno romantici di questo, giorni in cui ci sarà da rimboccarsi le maniche e lavorare sodo per portare la nostra barca in un porto sicuro, tu al timone e io alle vele.
Te lo spiego io perché: perché abbiamo scelto laddove esistevano un “tu” ed “io” di sostituirli con un noi, e perché se mai un giorno io non dovessi avere voce, voglio che sia tu e solo tu a parlare per me. Perché l’espressione “per sempre” a noi non fa paura, e chiamarti “mio marito” e non “il mio compagno”, “il mio uomo”, “il mio fidanzato” mi fa stare bene e voglio che tutti lo sappiano.
Perché sposarsi, piaccia o no, è un punto di partenza, non di arrivo e, finché le cose non cambieranno, bisognerà accettarlo, e un conto è subirlo, un altro è esserne consapevolmente felici.
Ti sposo perché voglio essere legata a te con un doppio filo: la scelta e il vincolo. La scelta maturata dal cuore vivendoti accanto; il vincolo, scelto razionalmente, di avere obblighi e diritti ben precisi nei tuoi confronti e di volermene fare carico.
Ecco perché ho accettato di sposarti, e ancora adesso, quando distrattamente l’occhio mi cade sulla mano sinistra, mi stupisco della presenza di quel cerchietto luccicante, e l’assoluta consapevolezza del passo fatto insieme è la perfetta discriminante fra guardare un’onda gigantesca frangersi sulla riva, oppure vedere quella stessa onda arrivare, prendere una tavola e cavalcarla, insieme: O si tocca riva in due, o si finisce fra i suoi flutti, ma sempre e comunque in due.
Amica mia con questa dichiarazione fai venire voglia di sposarsi… anche a me …e sai come la penso 😜
Ma comunque al posto di Luca te lo chiederei di nuovo ..bellissima!!!!
P.S. La rubrica Ditelo alla Manu è tua ora…
Le Manu, quando vogliono, sanno essere sagge. 😊