…Scusate il ritardo…

Santo cielo…ho quasi paura! ho abbandonato questo blog al suo destino, sono mesi che non scrivo più nulla, poi oggi con un pizzico di ansia lo riapro e, con mia grande sorpresa: è cresciuto!

Continuano a esserci visite e continuano ad aumentare i “Like”, insomma a farla breve, il mio timore più grande, e cioè quello di non avere niente di interessante da dire, si è rivelato parzialmente infondato. Che poi, di cose ne accadono sempre, però la mia crisi (se vogliamo usare una parola grossa), è nata dal fatto che mi sono posta questa domanda: ma esiste davvero qualcuno a cui interessa sapere cosa vedono i miei occhi, e soprattutto come lo vedono?

In un giorno di bassa autostima mi sono detta “ma Manuela, ma a chi vuoi che importi cosa fai, come lo fai, perchè lo fai?” e da lì si è innescato un effetto valanga: un lecito dubbio di partenza si è portato dietro tutte le mie certezze e: addios!

Che sia diventata umile? mmmhhh, non credo, comunque un po’ di sana autocritica non guasta mai; e poi tutto questo fiorire di blog e pagine dove tutti si autoreferenziano come scrittori: io alcune le ho lette, e santo cielo, alcune sono a dir poco avvilenti, dico io se proprio vuoi rendere partecipe il mondo del tuo pensiero, almeno fallo in un italiano corretto, e invece mi sono imbattuta in errori di grammatica, sintassi a dir poco azzardate, poesie in cui la metrica non veniva minimamente presa in considerazione, uno scenario avvilente. E dietro a queste riflessioni è partita la seconda crisi: ma cosa pensa di me chi legge le mie cose? CHI legge le mie cose? Voglio veramente che tutti, amici e illustri sconosciuti sappiano quello che penso e provo e il tutto condito con dovizia di particolari?

E così mi sono arenata. Molto semplicemente.

Sono passati mesi e, a onor del vero, di cose che avrei voluto raccontare ne sono successe a iosa, ma quando era il momento di passare dalle parole ai fatti, infingarda faceva capolino la domanda “ma a chi vuoi che interessi?” e allora il pezzo che nella mia testa era praticamente già scritto, se ne restava lì a sgretolarsi fino a perdersi del tutto. Ora che ci penso: un gran peccato.

Comunque sia, bando alle ciance: sono tornata con l’intento di restare, basta scuse e basta con la pigrizia, è giunta l’ora di far di nuovo correre le dita sulla tastiera.

Dove andremo a parare non ne ho idea, ma almeno proviamoci, e stiamo a vedere.

Un abbraccio a tutti, Manuela

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3 pensieri riguardo “…Scusate il ritardo…

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