L’amore ai tempi del… Viagra

Parliamo d’amore….quello vero, quello che fa battere forte il cuore; quell’amore che qui, nella romantica Portofino trova la sua cornice ideale: l’amore che misteriosamente sboccia fra neanche-tanto-arzilli vecchietti e deliziose signorine che se va bene, hanno acquisito da pochissimo il diritto di voto, e da ancor meno tempo, la cittadinanza italiana.
Li riconosci da lontano, lei bellissima svetta su tacchi altissimi, con addosso vestiti firmatissimi e gioielli brillantissimi, tutto issimo insomma. Sguardo fiero e attento su chi va e chi viene, potrebbe sempre innamorarsi improvvisamente di uno che ha la barca…pardon…il cuore, più grande.
Lui il più delle volte ha addosso il classico blazer doppiopetto con i bottoni dorati, un po’ ancien régime, ma sempre elegantissimo, fuma il sigaro e al polso ha l’inequivocabile segno della sua ricchezza: un orologio d’oro grosso come un pendolo a muro. La tiene affettuosamente a braccetto, onde evitare che lei si spezzi una delle sue sottilissime caviglie, già, perché poco importa se hai ai piedi delle preziosissime Louboutin o Jimmy Choo, la Piazzetta di Portofino è fatta tutta di insidiosi ciottolini, che con i tacchi alti non vanno proprio d’accordo, e tutte, ma proprio tutte, assumono l’andatura di un fenicottero ubriaco, e l’unica via di possibile salvezza è aggrapparsi al braccio del proprio cavaliere.
E qui bisogna aprire una parentesi per distinguere le parvenues dalle habituèes: le prime sono quelle che ignare di cosa le aspetta si arrampicano su tacchi altissimi e fanno giocare alla roulette russa i loro malleoli ad ogni passo; le seconde, sono quelle eleganti signore e signorine che si godono il week end al mare con ai piedi semplicissime, comodissime e piattissime ballerine Porselli che sarebbero da danza, ma fa chic indossarle come scarpe comuni, quindi costano una follia durano un giorno, ma garantiscono una perfetta aderenza al suolo, in barba ai ciottoli. Normalmente poi, le seconde guardano le prime con una sorta di sguardo di compatimento, come a dire “tesoro se ti giocherai bene le tue carte potrai anche tu un giorno scendere dagli escort-tacchi”.
Ma torniamo ai nostri piccioncini.
Li vedi scendere in tarda mattinata, le più abili vantano già un prezioso bottino raggranellato nelle boutiques di Via Roma, strada che dal posteggio conduce in Piazzetta, una specie di percorso obbligato, insomma: Hermès, Gucci, Pucci e Dior. Lei sarà un po’ annoiata dietro gli enormi occhiali da sole mentre lui parla di finanza e politica oppure saluta le vecchie glorie del posto “il Puny”, “il Tigre”, “l’Ugo” e “il Pinuccio”… Tutti amici e tutti con l’articolo IL davanti. Prenderanno un aperitivo dal Mariuccia, lei un analcolico alla frutta (deve rimanere lucida) lui uno “champagnino” accompagnato da languidi sguardi da gatta sapientemente dispensati ad arte dalla giovane innamorata.
Il rituale del pranzo è pressoché sempre lo stesso: tavolo riservato, una foglia di lattuga (piccola e scondita, mi raccomando) per lei, mentre lui fa filotto: antipasto, primo, secondo, dolce, caffè, ammazzacaffè (deve tenersi in forze ); lui proverà più volte a fare assaggiare qualcosa alla signorina, ma in risposta otterrà solo degli sguardi di sufficienza e un muso lungo, a meno che….
A meno che lei non abbia rosicchiato la sua lattuga accompagnandola con ampie sorsate di vino, nel qual caso la temperatura salirà e pure la pressione del nostro Romeo perché lei comincerà a stuzzicarlo in tutti i modi il tutto sotto sguardi carichi di invidia (uomini)o di disappunto (donne). E se è vero che tutto ha un prezzo, il pomeriggio potrebbe essere molto caro per il nostro incanutito innamorato.
Il tempo necessario per un rapido giro nelle boutiques della calata, ce ne sono di molto interessanti, e poi via, verso la camera del l’hotel/la barca/ la villa dove il nostro Casanova riscuoterà il suo credito mettendo a rischio per l’ennesima volta le sue coronarie un po’ acciaccate e macchiate di blu.
Finché un giorno la cameriera telefonerà ai di lui figli per dare la notizia ferale… E qui l’universo degli amori impossibili si spacca in due, da una parte le lungimiranti ossia le fanciulle che con mezzi più o meno leciti si sono garantite menzione sul testamento, e dall’altra le sprovvedute ovvero coloro che non sono state abbastanza rapide ad accaparrarsi la loro fetta.
E dopo qualche anno le ritroveremo tutte a passeggio nella solita Piazzetta, le lungimiranti saranno passate al rango di ereditiere, indosseranno scarpe basse, i soliti abiti firmati e i nuovi gioielli di famiglia, le altre saranno aggrappate al braccio di un nuovo fidanzato in blazer doppiopetto blu, con ai piedi i soliti scomodissimi tacchi altissimi.

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