Ehilà ragazze, Magda è tornata e vuole dirvi due o tre cosette in fatto di stile. Per l’amore del cielo, lungi da me l’idea di dettare regole assolute, però vedo in giro cose che a me personalmente hanno stufato e, sempre personalmente, trovo che abbiano fatto il loro tempo. Ve le racconto, facendo un elenco facile e pratico, a vostro uso e consumo.
Jeans seconda-pelle infilato a forza dentro a stivali neri con tacco: semplicemente basta. È da troppi anni che sfruttiamo questa mise, che all’inizio era sexy e intrigante, poi come spesso accade, dopo anni e anni di sovraesposizione ha rotto le scatole. È molto semplice spezzare questo binomio: i jeans con le scarpe (poi definiamo quali e come), stivali con gonne o abiti ( ma anche in questo caso ne riparliamo).
Unica occasione concessa: la Regina Elisabetta vi ha invitato a una battuta di caccia alla volpe. Andate pure vestite da neo-amazzoni, e mi raccomando: accalappiate un principe e non fate male alla volpe.
Se proprio non potete farne a meno: i tacchi bassi per favore, e magari optate per un modello cuissard appena (APPENA ho detto) sopra il ginocchio e senza troppi ammennicoli tipo lacci, stringhe, borchie e di buona fattura.
Le unghie ricostruite con il gel ultralunghe, ultradecorate, ultrabrutte. Chiedete a un uomo che cosa ne pensa: se le avete correrete a casa e ve le strapperete con le pinze, se non le avete ma l’idea vi stuzzica, abbandonerete per sempre questo progetto. A Natale gli alberelli, a Pasqua i coniglietti e tutto l’anno glitter, ma fatemi il piacere, dateci un taglio e riprendetevi cura delle vostre unghie vere.
Unica occasione concessa: a Carnevale…si ma se vi mascherate da tamarra.
Se proprio non potete farne a meno: usate il buonsenso, niente esagerazioni, devono sembrare le vostre. Non transigo.
Gli scaldamuscoli: a volte ritornano, purtroppo. Negli anni Ottanta, soggiogate dal fascino di un film come Flashdance, li abbiamo indossati con il cuore gonfio di orgoglio, le più invasate hanno spedito i loro curriculum in fabbriche testosteroniche nella speranza di venire assunte proprio come Alex nel film. Ma avevamo diciotto anni e in gioventù si commettono errori. Il dramma è che sono tornati prepotentemente alla ribalta e ringalluzziti come mai avrei pensato, se ne vedono in giro di tutti i colori: lisci o lavorati ai ferri, con piccoli decori traforati, con bizzarri pon pon, in lana mohair, buclè, felpa e chi più ne ha più ne metta. La tragedia è che a indossarli sono le stesse teen ager dei tempi del film… Sì ma con più del doppio degli anni, e avventatamente abbinati a gonne e décolleté. Un dramma.
Unica occasione concessa: in palestra. Non intendo aggiungere altro.
Se proprio non potete farne a meno: Iscrivetevi a un corso di aerobica e diventate fan del gruppo “Jane Fonda lives inside me”.
Le minigonne: sarò lapidaria, vale una e una sola regola. La lunghezza della gonna è direttamente proporzionale agli anni che avete, quindi non barate e carta d’identità alla mano fate da sole i conti con voi stesse. A vent’anni tutto è concesso, a trenta usate il buonsenso, cortezza massima concessa una spanna sopra il ginocchio, dai quaranta in su usate il buongusto, orli al ginocchio e minigonne nel sacco della Caritas, intanto, quando torneranno di moda voi sarete in pensione, loro pure. Per l’amor del cielo non fate stupidate: più corta è la gonna più basso deve essere il tacco. Il massimo dello chic: gonna a matita, orlo al ginocchio, calza coprente opaca scarpa tacco 8.
Unica occasione concessa: avete vent’anni. O siete colleghe di Giulia Roberts in Pretty Woman.
Se proprio non potete farne a meno: fate appello al vostro amor proprio, e fatene a meno. Salvaguarderete il vostro stile e rafforzerete il carattere, meglio di così si muore.
E ora una chicca: quando siete in dubbio su qualcosa che riguarda il vostro stile, chiedete a un uomo, sì bhè certo, un uomo con un minimo di buongusto, che sappia almeno abbinare due colori in maniera plausibile, e state a sentire cosa vi dice. Sarà illuminante scoprire che gran parte delle cose che noi consideriamo super sexy, ai loro occhi lo sono pochissimo, per non dire per niente.
Meditate ragazze mie, meditate…
E mettete giù quella bizzarra maglia maculata, per fare le gatte non è necessario anche sembrarlo.