Tirando le somme….

Ora che il fuso orario si è riallineato con quello di casa, ora che le valigie sono state svuotate e tutto è stato lavato e stirato, ora che le migliaia di foto scattate sono state selezionate, ora che siamo tornati al lavoro e i souvenir sono stati messi al loro posto, ecco ora è il momento di fare un bilancio di quello che è stato un viaggio meraviglioso.
Molti i detrattori a priori: è troppo faticoso, è troppo caro, è troppo difficile da mettere insieme, troppo poco tempo, troppe destinazioni, troppi voli, troppi Paesi, troppo tutto.
Non lo nego, io per prima ero scettica, mi sembrava impossibile riuscire a toccare tutte queste realtà in un viaggio solo. Ma si sa, il bello è poter cambiare idea. E così è stato.
Vorrei riuscire a trovare le parole per rendervi partecipi delle emozioni che questo viaggio ha tirato in ballo, ma mi sa che non ne sono capace. Comunque ci provo.
Commozione davanti alle meraviglie della Natura. Davanti a un ghiacciaio perenne, piuttosto che un tramonto polinesiano o l’esplosione di un’onda oceanica su una scogliera millenaria, non puoi fare altro che tacere e cercare di riempire gli occhi di tutta quella meraviglia.
Fascinazione nel vedere “dal vivo” ciò che hai visto solo nei libri e faticare a credere ai tuoi occhi. L’Isola di Pasqua ti riempie di queste sensazioni quasi esoteriche, respiri un’atmosfera veramente surreale. Indescrivibile e quasi mistico. Da provare.
Il Paradiso in Terra, perdere il senso del tempo e lasciarsi guidare dai ritmi naturali, riavvicinarsi alla Natura accettando le sue regole senza imporre le nostre. Inebriarsi respirando la totale assenza di smog, e sentirsi bellissime indossando un fiore come unico gioiello.
La velocità e frenesia, essere “due” in mezzo a sette milioni, meravigliarsi del loro modo di vivere, di tutte le loro cose ” le più -aggettivo a vostra scelta- del mondo”. Luci, colori, suoni, tecnologia, ma senza anima e allora capisco perché ci copiano un po’ in tutto. La moda, le grandi opere, lo stile di vita, tutto guarda a Occidente. Se loro avessero un briciolo della nostra fantasia e noi una briciola del loro ordine, sarebbe un mondo ideale. Hong Kong merita sicuramente una visita, se non altro per apprezzare la cucina di casa al rientro….
E poi la parte pratica, la sfida, il passare da un clima all’altro, da un aeroporto all’altro, l’ansia da ritiro bagagli, le nostre piccole case viaggianti che contenevano tutto il nostro mondo per 21 giorni, le discussioni sul nulla scaturite dalla stanchezza più che da altro, e dall’altro lato, le risate a crepapelle per incredibili sciocchezze. La meravigliosa sensazione di essere un team unico e di essere i protagonisti di un’esperienza unica.
Se poi ci aggiungete il non trascurabile dettaglio che il mio compagno di viaggio era l’amore della mia vita, la persona con cui, più di ogni altra, riusciamo a creare un’ atmosfera piena di risate, gioia e armonia, capirete allora perché questo viaggio aveva tutti gli ingredienti per essere indimenticabile e irripetibile.

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