E rieccoci qua.
Dopo quasi un anno e mezzo, Magda torna nel borgo.
Amo questo posto a livelli viscerali per una serie di motivi, per me tutti stravalidi.
A Portofino devo molto.
Quando l’azienda per cui lavoro mi ha comunicato che apriva un punto vendita qui ed era loro intenzione fare di me la responsabile, la tentazione iniziale è stata di darmela a gambe dalla paura, ma poi, dopo aver tediato amici, parenti e colleghi con tutti i miei dubbi, ho deciso di accettare.
Decisione fantastica.
In quel periodo la vita privata era un po’ un dramma: un matrimonio morto ma a cui non si voleva dare la giusta sepoltura, il cuore tutto incerottato e le ossa fragili, le energie che mi servivano per dare il necessario colpo di reni non arrivavano mai. Ero impantanata.
E invece all’improvviso ecco la grande occasione: si cambia aria, e vengo catapultata in questo posto dove, finalmente, non sono più “la moglie di…, la nuora di…., la cognata di…”, sono semplicemente Manuela. Il primo passo nella mia nuova vita è stato fatto.
Portofino è stato il mio porto seguro, i suoi abitanti prima ti studiano ma poi ti accolgono e, sarà la sua forma che assomiglia ad un abbraccio, ma io mi sono sentita subito a mio agio. E poi è di una bellezza commovente, soprattutto in certe giornate quando c’è poca gente, e il borgo si presenta pigro e silenzioso, gli unici rumori sono le grida dei gabbiani e le onde che del mare.
Alle volte basta una panchina per sentirsi i padroni del mondo.
Mi piace quando diluvia, mi piace quando c’è il sole, mi piace quando è deserta, mi piace quando è affollata e ovunque posi lo sguardo c’è qualcosa da guardare e commentare.Di qui passano i vip veri e i sedicenti tali, ho visto matrimoni da favola e altri decisamente cafoni.
Ci sono due cose che non capisco: una è quella sorta di ostilità che c’è nei suoi confronti da parte degli abitanti dei comuni vicini. Voglio dire, vengono da tutto il mondo per vederla e noi che ce l’abbiamo a pochi chilometri la snobbiamo. Le scuse sono le solite: è troppo cara, è un posto da vecchi, è una menata arrivarci. Bhè, io non sono vecchia, ci vengo tutti i giorni e sul fattore prezzi, posso dire che non è poi così proibitiva. Certo che se pensiamo che il massimo della vita sia prendere un aperitivo in uno sfigatissimo bar del centro solo perché “ci vanno tutti”, bhè in questo caso i problemi sono altri…
Provate una sera il programma “serata a Portofino” messo giù dal mio Furio e più volte testato:
-vestitevi carini ( non eleganti….ma carini, è molto diverso)
– raggiungete Rapallo anche in scooter
– prendete il traghetto per Portofino
– scendete dal traghetto (attenti a non cadere in mare – ho visto anche questo)
– intrecciate le mani del vostro lui/lei
– cenate romanticamente in uno dei ristoranti che ci sono ( a me piacciono Puny e la Taverna del marinaio, ma anche U magazin)
– fatevi una romantica passeggiata nel borgo (e magari ci scappa anche un cadeau)
– risalite sul traghetto
– scendete a Rapallo
– recuperate lo scooter e tornate a casa
Avrete passato una bellissima serata e scoprirete che non siete caduti in miseria per così poco.
Dimenticavo, lo stesso programma è valido anche per compagnie di amici, quando si cerca qualcosa da fare e spesso la serata muore li.
Una simpatica signora australiana un giorno mi disse: ho fatto il giro del mondo per venire a vedere a Portofino, ne è valsa la pena. Noi siamo così nesci che non facciamo nemmeno lo sforzo di fare il giro delle Grazie, e poi ci lamentiamo che la gente di fuori “viene nei nostri posti e si comporta come se fossero casa loro”.
Confesso che faccio fatica a comprendere….
Torta di riso? Finitaaa! ( sì perché c’è l’hanno mangiata tutta sotto al naso).
Mmhh…hai dimenticato di aver trovato nuovi amici/che?😜😜
Un valore aggiunto al borgo 😛😛baci
Vero! E senza dubbio il più importante. 💖